Google+ Dolci tra le righe: Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po' con me) con Bignè fragole e panna

11 marzo 2014

Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po' con me) con Bignè fragole e panna


Lui, Drew Evans: super attraente, arrogante, ricco e che fa stragi di cuori. Lei, Katherine Brooks: brillante, bellissima e molto intelligente.. lui è il capo di lei, si incontrano e si innamorano. Già visto, già letto.. e invece no! 
Si ok, questo genere di protagonisti li abbiamo visti in mille film e abbiamo letto storie simili in diecimila libri ma quella che viene raccontata in  Non cercarmi mai più di Emma Chase è una storia un po’ differente rispetto alle altre. Prima di tutto è il nostro maschietto (e che maschietto!!) Drew che racconta la storia dell’incontro tra lui e “Katherine Chiamatemi-Tutti-Kate Brooks”  che avviene prima in un bar poi nell’azienda del padre di Drew dove si ritrovano a lavorare insieme a stretto contatto, e di contatto ce ne sarà molto!!!
Il protagonista ci racconta la vita prima e dopo l’incontro con Kate. Nelle prime pagine lo ritroviamo spalmato sul divano ad auto-commiserarsi per come è inaspettatamente andata la sua vita.

“Vedete quello zozzo e irsuto ammasso sul divano? Il tipo con la maglietta grigia e sporca e i pantaloni della tuta strappati? Sono io, Drew Evans. Di solito non sono così. Insomma, quello non è il vero Drew.”

Influenza. Si dice malato di influenza, ma noi sappiamo bene che il malessere che prova non è affatto un raffreddore!

“Mi appoggio il cuscino sopra la testa. Non perché ha il suo profumo… ma per non sentire i colpi insistenti.”

Passerà infatti poi a raccontarci, come se stesse davvero parlando con noi lettori, il che è davvero divertente, le vicende accadute negli ultimi mesi. È un libro molto carino e ne leggerete delle belle!!

“Un tempo la mia vita non era niente male. Anzi, era perfetta. E poi è andato tutto in  merda. Oh, volete sapere come? Volete sentire la mia storia? Va bene, allora. Tutto è iniziato pochi mesi fa, un normale sabato sera. Be’, normale solo per me.”

Troviamo inoltre non la solita protagonista “bella ma che non lo sa” o “sono tutti innamorati di lei ma non se ne accorge”… insomma non la tipica ragazza insicura che corre dietro ad un uomo ricco e bello che non se la fila finché non si toglie gli occhiali da secchiona e si mette un bel vestito (e francamente sono stufa di queste galline senza cervello che non hanno un briciolo di spina dorsale che girano in questo periodo nei libri ) ma una donna forte, orgogliosa e determinata che da del filo da torcere al grande seduttore.
E tra scene esilaranti, cene imbarazzanti e sguardi che incendiano il nostro narratore trova anche il tempo di dare a noi povere lettrici donne dei consigli su come la pensano gli uomini e sui loro comportamenti.

“Per le donne sintonizzate là fuori, lasciate che vi dia un consiglio non richiesto: se un ragazzo che avete appena incontrato in un locale vi chiama piccola , tesoro, angelo, o con un altro generico vezzeggiativo, non fate l’errore di pensare che vi abbia affibbiato un nomignolo perché è interessato a voi. Vi chiama così perché non riesce a ricordare il vostro vero nome. O non gli importa.” 

 Dovete leggere assolutamente il primo libro di Emma Chase perché anche se non condividerete molto spesso le riflessioni del protagonista, imparerete ad amare Drew che vi conquisterà con la sua schiettezza e genuinità.
Poi è sempre interessante leggere di come funzioni la mente maschile e paragonarla con i pensieri femminili!! Sarete anche piacevolmente sorpresi dai personaggi di contorno che troverete nel libro come gli amici di Drew, o la sorella maggiore del protagonista Alexandra, chiamata anche “La stronza” e la simpaticissima e dolcissima nipotina Mackenzie che se ne va in giro con il barattolo delle parolacce che viene puntualmente riempito dagli adulti che girano li intorno.

" «Sei una casalinga, il che è encomiabile, non fraintendermi. Ma dovrebbe conoscere anche qualche donna in carriera. E per l’amor del cielo, non farle guardare Cenerentola. Che esempio è mai quello? Una cretina senza cervello che non si ricorda neanche dove ha perso la scarpa, e che deve aspettare il primo scemo in calzamaglia che gliela riporti. E che cazzo!». Dopo quel breve discorso non sono sicuro di quanto devo sborsare. Passo a Mackenzie un pezzo da dieci. Non ho detto che quel barattolo le avrebbe pagato il college? Intendevo la facoltà di legge. E comunque devo trovare un bancomat al più presto.”

Quindi parlo a voi, o donne (e forse anche a qualche uomo) innamorate delle storie di amore/odio o meglio, come in questo caso di odio/amore: leggete Non cercarmi mai più, libro irriverente e a tratti bollente, perché anche se la storia non sarà il massimo dell’originalità, il tipo di scrittura cambia le cose!
 Vi lascio con una delle gang che mi hanno fatto ridere davvero con le lacrime agli occhi e spero che vi invogli a leggere il libro.

“… Ma prima che Matthew possa rispondere, anche Mackenzie ci mette del suo. «Non penso che zio Matthew possa venire, mamma. Lui fa lo schiavo della passera. Cos’è passera, papà?». Appena le parole lasciano le sue angeliche piccole labbra, esplode un’orrenda reazione a catena: Matthew cerca di ingozzarsi infilandosi in bocca un’oliva di troppo, che vola fuori e colpisce Steven dritto in un occhio. Steven si piega, e con una mano sull’occhio grida: «Mi hai preso! Mi hai preso!», e poi inizia a dire che il sale della salamoia gli consumerà la cornea. Mio padre inizia a tossire. George si alza e gli picchia una mano sulla schiena mentre chiede non si capisce bene a chi se per caso non debba praticare la manovra di Heimlich. Estelle urta il suo bicchiere di vino rosso, che si sparge alla velocità della luce sulla tovaglia di pizzo di mia madre, non dà cenno di voler pulire il pasticcio, e invece intona: «Oh, mio dio, oh, mio dio». Mia madre corre in giro per la stanza come un pollo cui hanno appena mozzato la testa, in cerca di tovaglioli di carta che assorbano la macchia, il tutto mentre assicura a Estelle che non c’è problema. E Frank… be’… Frank continua a mangiare.

Ricetta: Bignè con fragole e panna



Non potevo non scegliere di usare le fragole con la panna per la ricetta di oggi dato che Drew in Non cercarmi mai più le prepara per far colpo su Kate! È una ricetta molto semplice ed una variante di grande effetto alla “solita” coppetta di fragole e panna.

Ingredienti:

Per i bignè
  • 200 ml di acqua 
  • 100 g di burro 
  • 1 cucchiaino di zucchero 
  • 1 pizzico di sale 
  • 4 uova medie 
  • 130 g di farina

Per la farcitura

  • Panna da montare 
  • Fragole 
  • Zucchero semolato 
  • Succo di limone 
  • Zucchero a velo 
La pasta choux è l’impasto che viene usato per fare i bignè, ma non necessariamente dobbiamo dargli quella forma, possiamo anche fare delle ciambelline o degli eclairs che possiamo farcire come vogliamo. La particolarità della pasta choux è la cottura in due tempi, vediamo come farla.
Per prima cosa unite in una pentola l’acqua, il burro, il sale e lo zucchero e fatelo sciogliere a fuoco lento sul fornello. Appena il composto inizia a bollire buttate la farina all'interno della pentola, toglietela dal fuoco e mescolate finché gli ingredienti non si saranno ben amalgamati e si sarà creata una palla.
A questo punto occorre rimettere la pentola sul fuoco e mescolare finché sul fondo non si crei una patina. Ora togliete l’impasto dalla pentola e mettetelo a raffreddare in una ciotola.
Una volta ben freddo dovrete aggiungere un uovo alla volta alla pasta. Molto importante è che le uova siano a temperatura ambiente e che non uniate un uovo prima che il precedente non si sia amalgamato bene all'impasto (il primo uovo sarà più difficile da amalgamare ma non demoralizzatevi, poi gli altri saranno una passeggiata!).
A questo punto mettete il tutto in una tasca da pasticciere con un beccuccio liscio. Prendete poi una teglia, foderatela con la carta da forno e formate i bignè (o create le forme che più vi piacciono).
Infornate la teglia a 220° per 15 minuti, poi abbassate la temperatura a 190° e lasciate cuocere per altri 10 minuti, dopodiché spegnete il forno, socchiudete lo sportello e lasciate all'interno la teglia con i bignè per 15 minuti.
Mentre aspettate che i bignè cuociano preparate le fragole (non ho messo le dosi perché naturalmente la quantità sia delle fragole che della panna è a piacere, contate comunque che per 20 bignè avrete bisogno di circa 200 g di fragole e 300 di panna).
Prendete le fragole e tagliatele a pezzettini piccoli, poi aggiungete lo zucchero e il succo di limone. Montate la panna ben ferma e mettetela in una tasca da pasticcere con una bocchetta a stella. Mi raccomando la panna prima di essere montata deve stare almeno 2 ore nel frigorifero.
Una volta che i bignè sono freddi divideteli a metà, nella parte sotto mettete le fragole e aggiungete la panna montata, poi rimettete il “coperchio” del bignè.
Spolverate di zucchero a velo e servite.

Buon appetito!!!

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